5 novembre 2008

Istanbellissima!

Eccomi di ritorno.. Istanbul e' davvero bella come dicono, si respira un'aria particolare, che attrae.. Oriente ed occidente, antico e moderno convivono (o sembrano convivere) in armonia e questo dona alla città un fascino tutto particolare.. non mi stupisce affatto sia stata definita "la Parigi d'Oriente". I canti dei muezzin che invitano i fedeli per la preghiera, le numerose moschee che disegnano l'orizzonte con i loro minareti, il bosforo con il suo frenetico andirivieni ma anche con le lussuose abitazioni che vi si specchiano.. Poi i forti contrasti.. storie di sultani, di harem, di sfarzo oltre ogni possibile immaginazione ma anche tanta povertà che si respira per strada (soprattutto se ci si allontana anche di pochissimo dai tragitti più turistici). Poi la piacevole scoperta di trovare Istanbul più tranquilla e sicura di quanto immaginassi; non ho certo fatto cose particolarmente pericolose ma (anche se sempre accompagnata dal baldo Gonzo) mi sono sempre sentita sicura e mai in pericolo. Il posto che porterò più di altri con me nel cuore è la Moschea Blu, sia l'esterno che l'interno sono di forte impatto, ti colpiscono, ti lasciano qualcosa dentro.. almeno per me e' stato cosi. Poi siamo stati fortunatissimi, era quasi estate per cui di giorno si girava in camicia e solo la sera serviva una giacchetta, il che ha certamente contribuito alla riuscita del soggiorno ad Istanbul, ad esempio il giro in battello sul bosforo non sarebbe certo stato cosi piacevole. Poi il Gran Bazaar con dentro di tutto, dal cammello peluche alla ceramica dipinta a mano, dalla stampa antica al giubbotto di pelle.. Un vero labirinto di botteghe e negozietti colorati ed affollati a tutte le ore del giorno, in cui il prezzo che viene pagato alla fine e' sempre frutto di una lunga (e a volte estanuante!) contrattazione. Unica volta sono rimasta interdetta quando un lustra scarpe mi ha teso un imbroglio (in cui siamo cascati con entrambe le scarpe, appunto!). In realtà erano due, fermi sul marciapiede, uno ci supera e gli cade una spazzola (ha fatto cadere, ma questo lo abbiamo capito solo dopo) per cui tu chiaramente che fai? vuoi essere gentile e gli corri dietro, raccogli la spazzola e gliela consegni per cui lui si offre di pulirti le scarpe e dopo aver detto "no, grazie" un po' di volte lo lasci fare. A quel punto arriva anche il compare e si offre pure lui di ringraziare lustrando le scarpe al tuo accampagnatore (in questo caso Gonzo). Finito il tutto guardo nel portamonete per offrire qualche spicciolo ma allora diventano seri e ci dicono che la tariffa e' di 10 lire turche (circa 5 euro) e siccome, vista la nostra perplessità, diventano anche un tantino aggressivi ed insistenti, paghiamo e ci allontaniamo.. Non è per i soldi, la cifra è bassissima, ma quando tu vuoi essere gentile e se approfittano ci resti un po' male.. la prossima volta stai pur sicura che la spazzola gliela lascio a terra! ;-) Questo l'unico incontro con persone non particolarmente corrette (diciamo cosi) ma per il resto solo tanta insistenza nell'offrire i propri oggetti o nell'invitarti ad accomodarti nei loro ristoranti ma anche tanta cortesia e disponibilità. "Fumare come turchi" è un'espressione che non è assolutamente passata di moda, a tutte le ore del giorno e della notte li trovi a fumare i narguilé. In compensano bevono molto meno alcool rispetto a noi e fa piacere vedere i giovani che fanno baldoria sorseggiando il loro caratteristico the aromatico, anzichè sbronzarsi con martini o negroni. Stupenda è anche la visita al Palazzo Topkapi ed in particolare alla zona dell'harem dove viveano concubine e dove l'idea di dissolutezza sfrenata non è solo una leggenda visto che un Sultano ha avuto ben 112 figli.. Insomma una terra straniera attraente ed affascinante, una meta che consiglio sicuramente a tutti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bentornata!!!! sono contenta ti sia piaciuta istanbul. belle le foto come sempre. un bacio!

Anonimo ha detto...

wow. questo si che è scrivere! complimenti katia!