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16 febbraio 2009
Jacopone & co.
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5 novembre 2008
Istanbellissima!
Eccomi di ritorno.. Istanbul e' davvero bella come dicono, si respira un'aria
particolare, che attrae.. Oriente ed occidente, antico e moderno convivono (o sembrano convivere) in armonia e questo dona alla città un fascino tutto particolare.. non mi stupisce affatto sia stata definita "la Parigi d'Oriente". I canti dei muezzin che invitano i fedeli per la preghiera, le numerose moschee che disegnano l'orizzonte con i loro minareti, il bosforo con il suo frenetico andirivien
i ma anche con le lussuose abitazioni che vi si specchiano.. Poi i forti contrasti.. storie di sultani, di harem, di sfarzo oltre ogni possibile immaginazione ma anche tanta povertà che si respira per strada (soprattutto se ci si allontana anche di pochissimo dai tragitti più turistici). Poi la piacevole scoperta di trovare Istanbul più tranquilla e sicura di
quanto immaginassi; non ho certo fatto cose particolarmente pericolose ma (anche se sempre accompagnata dal baldo Gonzo) mi sono sempre sentita sicura e mai in pericolo. Il posto che porterò più di altri con me nel cuore è la Moschea Blu, sia l'esterno che l'interno sono di forte impatto, ti colpiscono, ti lasciano qualcosa dentro.. almeno per me e' stato cosi. Poi siamo stati fortunatissimi, era quasi estate per cui di giorno si girava in camicia e solo la sera serviva una giacchetta, il che ha certamente contribuito alla riuscita del soggiorno ad Istanbul, ad esempio il giro in battello sul bosforo non sarebbe certo
stato cosi piacevole. Poi il Gran Bazaar con dentro di tutto, dal cammello peluche alla ceramica dipinta a mano, dalla stampa antica al giubbotto di pelle.. Un vero labirinto di botteghe e negozietti colorati ed affollati a tutte le ore del giorno, in cui il prezzo che viene pagato alla fine e' sempre frutto di una lunga (e a volte estanuante!) contrattazione. Unica volta sono rimasta interdetta quando un lustra scarpe mi ha teso un imbroglio (in cui siamo cascati con entrambe le scarpe, appunto!). In realtà erano due, fermi sul marciapiede, uno ci supera e gli cade una spazzola (ha fatto cadere, ma questo lo
abbiamo capito solo dopo) per cui tu chiaramente che fai? vuoi essere gentile e gli corri dietro, raccogli la spazzola e gliela consegni per cui lui si offre di pulirti le scarpe e dopo aver detto "no, grazie" un po' di volte lo lasci fare. A quel punto arriva anche il compare e si offre pure lui di ringraziare lustrando le scarpe al tuo accampagnatore (in questo caso Gonzo). Finito il tutto guardo nel portamonete per offrire qualche spicciolo ma allora diventano seri e ci dicono che la tariffa e' di 10 lire turche (circa 5 e
uro) e siccome, vista la nostra perplessità, diventano anche un tantino aggressivi ed insistenti, paghiamo e ci allontaniamo.. Non è per i soldi, la cifra è bassissima, ma quando tu vuoi essere gentile e se approfittano ci resti un po' male.. la prossima volta stai pur sicura che la spazzola gliela lascio a terra! ;-) Questo l'unico incontro con persone non
particolarmente corrette (diciamo cosi) ma per il resto solo tanta insistenza nell'offrire i propri oggetti o nell'invitarti ad accomodarti nei loro ristoranti ma anche tanta cortesia e disponibilità. "Fumare come turchi" è un'espressione che non è assolutamente passata di moda, a tutte le ore del giorno e della notte li trovi a fumare i narguilé. In compensano bevono molto meno alcool rispetto a noi e fa piacere vedere i giovani che fanno baldoria sorseggiando il loro caratteristico the aromatico, anzichè sbronzarsi con martini o negroni. Stupenda è anche la visita al Palazzo Topkapi ed in particolare alla zona dell'harem dove viveano concubine e dove l'idea di dissolutezza sfrenata non è solo una leggenda visto che un Sultano ha avuto ben 112 figli.. Insomma una terra straniera attraente ed affascinante, una meta che consiglio sicuramente a tutti.
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16 ottobre 2008
Yoga e pizza.. Indovinate cosa preferisco eh eh!

8 ottobre 2008
Salone Nautico di Genova
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29 settembre 2008
Domenica: mercatino e gita fuori porta

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24 settembre 2008
Salaam Bombay

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1 settembre 2008
Liguria: oltre al pesto c'e' tutto il resto..
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26 agosto 2008
Vele d'agosto
Poco dopo giunge anche il proprietario della Scuola di Vela che organizza il charter, Roberto. Saluti, convenevoli e dopo una bella pizzata tutti insieme si va a nanna. Il giorno dopo si parte (nella notte intanto è arrivato anche lo skipper, Luca); non c'e' vento e si va a motore ma anche cosi è bello e rilassante da morire.. Il giorno dopo invece si alza un bel venticello, si va finalmente a vela e Roberto propone a chi vuole di stare al timone per cui arriva anche il mio turno. Una bella sensazione di piacevole responsabilità.. ed è bello vedere come la barca si sposta a seconda di come muovi il timone. Ci esercitiamo anche con le manovre.. Prrrronti? si virrrrra!! ;-)
Per evitare un racconto chilometrico sulla settimana meglio una sintesi dei momenti della settimana che mi sono piaciuti di piu', quindi ecco a voi la mia personalissima best list..
1) l'isola di Port Cros, il suo piccolo porticciolo e la rada piena di barche (molte delle quali davvero pregievoli. E' qui che ho visto per la prima volta il nuovo beneteau, il First 50.. superbo!) e di un favoloso colore tra l'azzurro ed il verde smeraldo.. indescrivile! La
vista migliore si ha salendo verso la fortezza, da qui si domina tutta la baia. Ho un ricordo stupendo di tutta la giornata a Port cros, dell'arrivo e del giro dell'Isola, con bagno ad una deliziosa spiaggetta semideserta (e siamo in pieno agosto) a mezz'ora di cammino in una suggestiva strada nel verde che costeggia il mare; essendo Port cros riserva naturale, il mare è incontaminato e si vedono, oltre ad una miriade di pesci di dimensioni anche notevoli, anche numerose stelle marine; la cena a due in un delizioso e romantico posticino sul porto.. fritto misto ed orata innaffiati dal vino bianco dell'Isola
Porquerolles. E poi dulcis in fundo un mojito in un allegro e colorato locale vicino al porto con anche Roberto e la simpaticissima coppia di Arezzo, Agnese ed Edo. Gran bella giornata davvero!
1) l'isola di Port Cros, il suo piccolo porticciolo e la rada piena di barche (molte delle quali davvero pregievoli. E' qui che ho visto per la prima volta il nuovo beneteau, il First 50.. superbo!) e di un favoloso colore tra l'azzurro ed il verde smeraldo.. indescrivile! La
2) le rocce rossastre del massiccio dell'Esterel che si specchiano nel mare, davvero uno spettacolo stupendo e suggestivo.
3) la sera nella rada di Villefranche (è sempre stupendo stare in rada, bellissime anche quelle di Cavalaire Sur Mer e di Pampelonne, ma quella di
Villefranche è davvero unica!), con l'incanto della baia immersa nell'oscurità e le luci multicolori del paesino che la ravvivano. Bellissimo!
4) l'avvistamento dei delfini che nuotano accanto alla barca. Diversamente da quanto pensassi, invece di esserne spaventati, sono attratti dal rumore del motore per cui ci hanno fatto compagnia soprattutto il primo giorno che siamo andati a motore e poi meno. Menzione speciale anche per il simpatico pesce luna, non è bellissimo poveretto ma ispira simpatia.. Quando si sente in pericolo finge di essere defunto per cui lo si può ammirare benissimo a bocca aperta a pelo d'acqua.
5) dulcis in fundo, la compagnia, che ha permesso fosse una settimana cosi bella.. Oltre al mio squisito compagno di cabina (nonchè validissimo componente dell'equipaggio!) desidero ringraziare anche Roberto (bravo e professionale, una compagnia molto piacevole), Luca (sempre attento e disponibile e molto simpatico, meglio come skipper di barca a vela che come tenderista!), Agnese ed Edo (davvero una bella scoperta, sicuramente li rivedremo presto) e Serena (carina e simpatica). Ho dimenticato nessuno?? No direi di no.. oggi voglio essere buona!! (Chi era con me sulla barca sa bene a cosa mi riferisco!!)
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17 luglio 2008
In Fortezza

Ieri sera sono stata alla Festa d'Estate alla Fortezza. Una volta era la festa dell'Unità ma ormai non c'e' più nessun riferimento politico. Resta la formula di massima anche se quest'anno ho trovato molto più ricercata la proposta culinaria. Una ventina di stand gastronomici con proposte varie dall'Italia e dal mondo. Belli quelli del Brasile e dell'Argentina, con grande spiedo a vista e personale vestito in stile. Noi abbiamo scelto il Ristorante arabo per la location molto carina con tende e cuscini colorati e poi perchè attirati da sapori diversi. Purtroppo la qualità non era granchè ed anche il servizio lasciava molto a desiderare però quando sei calmo e rilassato in una fresca sera d'estate ti va bene quasi tutto (un po' meno al povero Gonzo che non aveva pranzato ed non ha gradito la lunga attesa). Tanta gente e poi la bella atmosfera delle serate d'estate. Unica pecca, le urla del concerto di Fibra che ogni tanto arrivavano.. fate "uh".. "uuuh".. fate "oooh" .. "oooh".. non è il mio genere. Molto grande, piacevole e ben fatta la zona libreria, con tantissimi volumi divisi per tema e per casa editrice. Non abbiamo visto la parte teatro ma so che c'era uno spettacolo carino in cui chiedevano al pubblico di interpretare le scene più famose del cinema. Chissà com'è andata!!! Noi chiaramente ci siamo tenuti alla larga!!
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26 giugno 2008
Veneto tour
Ultimi giorni a Montegrotto è scoppiato il grande caldo per cui inutile dire che la goduria di stare nell'acqua termale a 55-60 gradi si è ridotta drasticamente. Per cui abbiamo deciso di girarci un po' anche i dintorni ed in particolare ho scoperto zone che conoscevo poco che che si sono rivelate molto interessanti.
amorevoli nipotini, nei punti esterni in cui potrebbe venire la tentazione di scavalcare (ma figuramoci.. Chi potrebbe mai avere una tale scellerata idea??? ;-)) hanno addirittura messo il filo spinato. Carini, vero? Già mi vedo rassegnata a passare una mezz'oretta almeno in quell'infernale labirinto quando intravediamo una scappatoia tra due pali senza filo spinato. Senza pensarci due volte ci infiliamo, è stretto stretto ma almeno siamo fuori!! meglio di Icaro!!
In primis, vicinissimo a Montegrotto, il Castello del Catajo,
principesca dimora cinquecentesca di Beatrice degli Obizzi, circondato da un vastissimo parco con un bellissimo lago interamente coperto di ninfee. Completato nel 1570 da Pio Enea I degli Obizzi, figlio di Beatrice, passa agli Estensi, quindi agli Asburgo poi confiscato dal Regno d'Italia a compenso dei danni di guerra. Oggi proprietà della famiglia Della Francesca. Quando lo visitiamo noi c'e' anche un gruppo di appassionati d'auto d'epoca per cui ci vediamo anche la sfilata di auto nel giardino del castello. Bello!
Poi uno dei giardini più grandi d'europa e comunque il meglio tenuto
tra i giardini seicenteschi vincitore nel 2003 del premio "Il parco più bello d'italia": il giardino di Villa Barbarigo - Pizzoni Ardemani (vien dal mare! eh eh!) a Valsanzibio - Galzignano Terme (Padova). Progettato dall'illustre architetto pontificio Luigi Bernini.
Settanta statue si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d'acqua e peschiere e poi lui, il temibile labirinto. Ci entriamo con l'idea di farci un giretto, due svolte di qua, una di là e siamo fuori invece.. dopo un quarto d'ora siamo ancora nel mezzo del labirinto e non intravediamo via d'uscita.
Contraddicendo la mia idea iniziale, che fosse stato costruito per gli 
Poi uno dei giardini più grandi d'europa e comunque il meglio tenuto

Settanta statue si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d'acqua e peschiere e poi lui, il temibile labirinto. Ci entriamo con l'idea di farci un giretto, due svolte di qua, una di là e siamo fuori invece.. dopo un quarto d'ora siamo ancora nel mezzo del labirinto e non intravediamo via d'uscita.

con all'interno un giardino ben curato (anche se una parte laterale è apparentemente lasciata all'abbandono) ed una bella piazza con lunghi porticati. Una bella sorpresa, la sera tutta vita! Tantissimi giovani che affollano le strade ed i locali.
Sul sito ufficiale ho letto che in aprile organizzano una interessante iniziativa, vedrò di non perdermela il prossimo anno: "Este Wine & Roses".
Altra visita che ha incontrato il mio massimo gradimento, quella al
borgo medioevale di Arquà Petrarca, dove il sommo poeta Francesco Petrarca trascorse gli ultimi anni della sua vita. Così la descriveva il Petrarca:"un solitario piccolo villaggio, in una graziosa casetta, circondata da un uliveto e da una vigna, dove trascorro i giorni pienamente tranquillo, lontano dai tumulti, dai rumori, dalle faccende, leggendo continuamente e scrivendo". Non mi stupisce sia inserito tra i 100 borghi più belli d'Italia, davvero delizioso ed anche la dimora del Petrarca vale una visita. In zona ha inoltre sede l'Azienda Agricola Vignalta, sicuramente degna di nota ed in particolare il loro ottimo moscato bianco secco Sirio. Davvero interessante.

Mi è piaciuta tantissimo anche la visita alla Casa delle Farfalle a Montegrotto, prima nata in Italia con oltre 400 tra le più belle farfalle del mondo visitabili in tre distinti giardini tropicali: amazzonico, afro-tropicale e indo-australiano. Suggestivo vedere tutti g
li stadi di sviluppo delle farfalle: uovo, bruco, crisalide e farfalla. E poi le colorazioni più varie e sorprendenti e poi teche con insetti dove si possono ammirare esempi straordinari di trucchi adottati per la sopravvivenza, come il mimetismo dell'insetto stecco e dell'insetto foglia secca. Esistesse un oscar degli insetti, il premio ai costumi sarebbe senz'altro loro! Ho anche scoperto che la vita delle farfalle è mediamente brevissima, circa una settimana e poi che hanno spesso comportamenti sociali, passano parte della giornata a esplorare l’ambiente circostante e, alla sera, si ritrovano, disponendosi a grappolo, nello stesso luogo, per dormire insieme. Insomma anche per loro happiness is real only if shared? eh eh!

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27 maggio 2008
Domenica per Cantine Aperte..
Territorio perchè poi la manifestazione è l'occasione per visitare luoghi che nel mio caso hai vicino casa e non hai mai visto. Paesini, vecchi manieri e poi colline, laghi e naturalmente tanti, tanti vigneti.. a perdita d'occhio.. Che bei posti! Visti poi nel massimo dello splendore di una bella giornata di maggio..
Popolazione perchè vedi le diverse accoglienze nei paesi e nelle aziende agricole, le diverse psicologie davanti al buffet gratuito, insomma un bello spaccato di vita! Una cosa che mi ha molto colpito è stata la grande quantità di giovani, a coppie e a gruppetti ne ho trovati sempre tanti in tutte le Cantine (diciamo cosi visto il nome della manifestazione) in cui siamo stati. Si ma quante ce ne siamo fatte alla fine?? Considerando che siamo partiti dopo un ottimo pr
anzetto nella simpatica osteria "Uscio e Bottega" a Radda in Chianti (con tanto di fiaschetto di chianti classico per "avvinare" la bocca! Foto quando ormai ce l'eravamo scolato eh eh!) quindi intorno alle 15.00 circa ed alle 18.30 si è terminato per raggiunto tasso alcolico limite.. alla fine le aziende visitate sono state ben sette per cui una ogni mezz'ora.. non male, considerando che non erano tutte vicinissime e c'era anche la visita delle cantine..
Eccone un breve accenno:
Podere Terreno - Radda in Chianti
Eccone un breve accenno:
Podere Terreno - Radda in Chianti
La degustazione si limitava solo a Chianti Classico 2004 o 2005. La persona dietro il banco ci ha consigliato l'annata 2005 ma io mi sono fidata del mio istinto ed ho provato il 2004. Confrontandolo col 2005 nessun dubbio, previsione azzeccata.
Degustazione chianti classico 2005. Poco convincente.
Castello di Volpaia - Radda in Chianti
Degustazione di Chianti Classico e Chianti Classico Riserva. Merita anche solo per la visita del paesino, pieno di angoli floreali ed in particolare di roseti. Più di 100 varietà, leggo sul sito. Da vedere.
Castello di Uzzano - Greve in Chianti
Da ricordare per l'ottimo vino "Il Grevone", pieno e rotondo, davvero piacevole. Non mi vergogno ad ammettere che si è fatto il bis!
Villa Calcinaia - Greve in Chianti
30 ettari di vigneti della famiglia dei Conti Capponi. Una curiosità: ho letto sul loro sito che Palazzo Cappoli a Firenze è stato usato come set per le riprese di Hannibal di Ridley Scott. Vino di ottimo livello il Casarsa Igt 2004 da uve Merlot.
Ci tenevo particolarmente a questa visita perchè conosco ed apprezzo i loro vini (ed ero desiderosa di qualche degustazione particolare.. tipo una buona annata del loro ottimo vino Sassello. Purtroppo azienda più famosa uguale più persone desiderose di assaggiarne i vini per cui c'era da aspettare troppo e siamo venuti via. Peccato. La visita merita comunque, anche solo per il giardino del castello (vedi foto) e per il panorama.
Villa Cafaggio - Panzano in Chianti
Ottima scoperta. Bella l'azienda, il contesto e gentilissimo tutto il personale. Nonostante si arrivi quasi alle 18.30 ci fanno accomodare nella terrazza elegantemente allestita come per un banchetto di nozze, ci offrono un piatto di pane e prosciutto e poi via la degustazione.. anzi le degustazioni.. qui non ci chiedono cosa vogliamo assaggiare, ci portano quattro vini in sequenza.. Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e poi due produzioni davvero interessanti: San Martino (l'annata 97 è nei top 100 dell'edizione 2000 di wine spectator) e Cortaccio da uve cabernet sauvignon.
Capito ora perchè a fine giornata ho ripensato alla frase di mia madre?? ;-)
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22 maggio 2008
San Miniato, bella scoperta!
Ieri pomeriggio mi sono concessa un giretto per Firenze e, anche se piena di turisti, è di una
bellezza da togliere il fiato. Ogni volta apprezzo un nuovo angolo, una nuova prospettiva.. favolosa!
Sono stata prima in zona Galleria degli Uffizi e mi sono accorta di una statua che non avevo mai notato, denominata la Rosa dei Venti. Credo di aver letto che sia stata installata dal febbraio scorso.. Francamente a me ha ricordato il Piccolo Principe ed anche la rosa che ha in mano in effetti ci starebbe.. comunque mi è piaciuta molto. Il profilo che si stagliava sul cielo nuvoloso.. la foto purtroppo rende solo in parte l'incanto del momento.
Poi sono stata a San Miniato, me l'ero sempre ripromesso ma non ero mai
salita ed invece dall'alto ho scoperto una vista incantevole su Firenze.. meglio ancora di quella da Piazzale Michelangelo e meno male ieri c'e' stata una pausa nei giorni di pioggia per cui sole e le nuvole che conferivano profondità al panorama.
Poi l'interno della Chiesa.. di grande effetto.. colpiscono le travi in legno dipinto del soffitto.. e poi la pavimentazione costellata di lapidi con epitaffi arcaici.. bellissimi dipinti alcuni quasi a tutta
parete e poi la luce fioca che aggiunge atmosfera. Una visita che mi è piaciuta davvero molto.
Dopodichè per ritemprarci dalla faticosa salita (una scusa bisogna sempre trovarla eh eh) ci siamo concessi un bell'aperitivo nel locale con i tavolini proprio sotto Piazzale Michelangelo; li avevo sempre visti ma non mi ero mai seduta. Sole, vista superba ed un buon americano... Firenze ancora tutta da scoprire e da vivere insomma!
Cena d'amare..
Promosso a pieni voti il Ristorante Da Stefano al Galluzzo!!!!!!
Sicuramente ha contribuito alla piacevolezza della serata il fatto che il locale fosse semivuoto per cui dividevamo la sala solo con un'altra coppia seduta però dall'altra parte per cui sembrava di avere prenotato il locale, molto intimo!
Sicuramente ha contribuito alla piacevolezza della serata il fatto che il locale fosse semivuoto per cui dividevamo la sala solo con un'altra coppia seduta però dall'altra parte per cui sembrava di avere prenotato il locale, molto intimo!
Poi appena ci si siede ti portano un buon prosecchino e crostini per cui ti senti subito coccolato e poi durante il corso della serata il servizio si conferma molto attento e premuro
so.
Il menu ispira parecchio.. tanti piatti sfiziosi.. ci facciamo tentare dall'antipasto misto e dall'antipasto giapponese (chiaramente quella che ha scelto giapponese sono io ma forse non è stata una scelta felicissima; guardate il piatto e giudicate voi. Il pesce è freschissimo ma 20 euro forse non li vale..) anche perchè il piatto degli antipasti misti caldi è decisamente più invitante.. Poi ci dividiamo un mega tegame di spaghetti alla chitarra ai frutti di mare (qui la foto non c'e', appena è arrivato il tegamone ho subito impugnato le posate per servire la pasta nei piatti e mi sono ricordata della foto solo quando avevo quasi finito il piatto.
Però vi assicuro la pasta era di una qualità eccelsa, puro sapore di mare, deliziosa!! Una gioia per gli occhi e per il palato! Poi di secondo spigola all'acqua pazza lui e moscardini fritti io (dieta ferrea, sapete com'e'!). L'acqua pazza davvero buona, mega padellona con un delizioso pescetto beatamente adagiato tra pomodorini ed aromi ed anche i moscardini erano superbi, abbondanti e fritti da dieci (come direbbe Simona)!
Ad accompagnare una tale cena.. un buon Grefo di Tufo di Mastroberardino. Grande conferma!
Il mio commensale è scatenato e si ordina pure il dolce, sfoglia di
Stefano (e chiaramente gliene assaggio quasi metà! Una delizia! Con foto!) poi caffè e... bicarbonato mi verrebbe da dire! Eh eh!
Ah sbirciamo fuori e c'e' anche un delizioso dehors (come parlo difficile, il posto per mangiare fuori, insomma!) sedie e tavolini sembrano piuttosto scomodi ma sono nel verde, quando farà più caldo credo si starà parecchio bene. Promozione a pieni voti insomma! Splendida serata ed ottima cena.
Ah sbirciamo fuori e c'e' anche un delizioso dehors (come parlo difficile, il posto per mangiare fuori, insomma!) sedie e tavolini sembrano piuttosto scomodi ma sono nel verde, quando farà più caldo credo si starà parecchio bene. Promozione a pieni voti insomma! Splendida serata ed ottima cena.
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16 maggio 2008
Serata magica.. Tandoori in Barca!
Se mi chiedessero di trovare un'immagine che da sola descriva la mia serata di ieri sarebbe senz'altro questa qui a fianco che ho trovato sul sito del ristorante indiano do
ve sono andata a cena perchè coniuga perfettamente la cena orientale con il giretto sulla barchetta dei remaioli che ho fatto dopo sull'Arno.. Ma andiamo per ordine..
Desiderosa di mangiare nuovamente ad un ristorante indiano dopo tanto tempo, per orientarmi parto come quasi sempre faccio dal blog di Nelli e mi lascio convincere dal post di Sabino in cui racconta della sua cenetta all'Haveli in Viale Rosselli e quindi prenoto (20.30 perchè poi alle 22.45 devo essere sullarno per la partenza della barchetta).
inti dall'abilità del nostro buon remaiolo proseguiamo verso il Ponte Vecchio ammirando rapiti lo scenario (io sembro una giapponese, scatto a tutto spiano anche se poi di foto valide ne verranno davvero poche vista la poca luce e la mancanza di un appoggio).. quando partono i fuochi d'artificio!!!! Che spettacolo!! Il tipo davanti a me mi fa troppo ridere perchè tutto entusiasta esclama alla fidanzata :"meglio dei fuochi di sant'Antonio!" e via tutta la barca che ondeggia per le risate!! ;-)

Desiderosa di mangiare nuovamente ad un ristorante indiano dopo tanto tempo, per orientarmi parto come quasi sempre faccio dal blog di Nelli e mi lascio convincere dal post di Sabino in cui racconta della sua cenetta all'Haveli in Viale Rosselli e quindi prenoto (20.30 perchè poi alle 22.45 devo essere sullarno per la partenza della barchetta).
Il locale da fuori non ispira per nulla, anche perchè in un punto parecchio trafficato ma dentro l'atmosfera è molto calda.. pareti color m
attone e musichetta e poi un ottimo odorino di cibo e spezie.. presto a me il menu'!!!
Ci decidiamo per involtini assortiti per antipasto e poi di secondo pollo alle spezie delicate, riso al cumino e curcuma (con tanti pezzettini di colore fucsia, è proprio il mio!!) e poi un buon mix di verdure condito con le buone salsette che fanno loro con arachidi, spezie ed yoghurt.. mmm tutto delizioso.. e mi piace tanto pure la birra indiana. La musichetta poi mi fa pure danzare ogni tanto cosi le pietanze scendono anche meglio e alla fine sono proprio piena e soddisfattissima! Già mi prenoto per tornare non appena apriranno il giardinetto interno che ieri era purtroppo chiuso.
Menzione speciale al personale di sala, tutto rigorosamente indiano: gentile e sorridente!
Menzione speciale al personale di sala, tutto rigorosamente indiano: gentile e sorridente!
Caffettino (italiano!) e poi via che la nostra cara barchetta sull'Arno ci aspetta!!!
Dopo parecchi giri (non avevo capito dove bisognasse trovarci esattamente) arriviamo al punto designato per l'incontro con l'anticipo richiesto ed oltre a noi ci
sono solo altre due ragazze.. boh chissa'.. ma piano piano la gente arriva, anche un'allegra combriccola di (scopriro' dopo visto che sono nella nostra barca) otto persone.
Scendiamo al fiume, proprio nel punto di fronte al circolo canottieri e lì la prima piacevole scoperta: le barchette sono molto meglio di come me l'ero immaginate, larghe circa il doppio di una gondola e con dei bei sedili imbottiti.
Si prende posto e si parte! Lo spettacolo è emozionante.. il fiume è completamente piatto e riflette luci e palazzi che abbiamo intorno e poi l'incanto di uno dei punti più belli e suggestivi di tutta Italia.. lentamente spUn momento davvero unico è quando si passa sotto ponte vecchio ed allora si scoprono le imponenti teste d'ariete che adornano i due lati del ponte ed il sotto delle case abbarbicate al ponte. Davvero un'angolazione unica.. e poi con quella luce.. davvero affascinante.. e lentamente il nostro caronte ci riporta verso la riva..
Anche per questa seconda parte della serata c'e' una menzione d'onore ed in questo caso va senz'altro ai remaioli che col loro lavoro duro ed onesto hanno reso possibile tutto questo.
Che serata!!! Dieci e lode! (e dopo questa sera nasce una nuova etichetta per i post!)
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