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31 gennaio 2010

Rosa potata, rosa rinata!


Un sabato diverso.. anzichè shopping o relax o altro, questo sabato sono stata ad un corso di potatura rose organizzata al Vivaio Rose Barni. Purtroppo la giornata era un pò velata e a tratti è pure caduta qualche goccia di pioggia ma l'appuntamento è stato molto piacevole e ho imparato tantissimo sulla rosa, curiosità, aneddoti ma soprattutto come coltivarla al meglio per cui via di guanti e cesoie e tutti a potare visto che è il periodo giusto! Ma occhio però perchè ogni tipo di tipo richiede cure particolari e sarebbe un grave errore trattare una rosa antica cme una strisciante o un'inglese come una rampicante..

5 gennaio 2010

Avete mai abbracciato un cavallo?

No?? Beh non è gravissimo, neanch'io fino a pochi giorni fa avevo provato questa bellissima esperienza. E dire che da piccolina ero andata diverse volte a cavallo a Milano al maneggio o in passeggiata in Sardegna. Ma l'approccio al rapporto uomo cavallo (e più in generale uomo natura) che sanno infondere nell'agriturismo dove sono stata per Capodanno, la Cerreta, è unico. E fin dall'inizio si impara a sentire il respiro e le vibrazioni dell'animale ed avvicinarsi gradatamente per coglierle al meglio e far percepire anche al cavallo le nostre sensazioni. Un'esperienza molto bella ed emozionante! Così si entra in sintonia e non è più l'uomo che tenta di imporre la propria volontà ma è un percorso che si fa insieme, una danza, come è stata definita dallo stesso fondatore della Cerreta, Daniele.
Io avevo un po' di timore misto a curiosità ed attrazione verso i cavalli e infatti il giorno prima della lezione mi sono avvicinata ad un cavallo ma la posizione del mio corpo parla da sola: sono timorosa, tutta protesa alla fuga.. cosa mai potrà pensare il cavallo di me? Mi accarezza ma non vede l'ora di andarsene??

Invece, il giorno dopo, ispirata dalle parole di Daniele, mi sono lasciata andare e ho instaurato con il cavallo, la riservata ma dolce Arietta, un bel rapporto che mi ha portato grande emozione e soddisfazione, chissà se anche per lei è stato così..







21 luglio 2008

In spiaggia

Continuano gli avvistamenti di marmotte sulla spiaggia di Castiglione. C'e' chi rimane esterefatto, chi ne osserva la fuggevole apparizione rapito, altri non sapendo come comportarsi fanno finta di nulla.. altri ancora avvisati in ritardo restano afflitti consci di avere perso una grande occasione naturalistica.. ma comunque la marmotta si conferma una stravagante consuetudine dell'estate maremmana.

26 giugno 2008

Veneto tour

Ultimi giorni a Montegrotto è scoppiato il grande caldo per cui inutile dire che la goduria di stare nell'acqua termale a 55-60 gradi si è ridotta drasticamente. Per cui abbiamo deciso di girarci un po' anche i dintorni ed in particolare ho scoperto zone che conoscevo poco che che si sono rivelate molto interessanti.

In primis, vicinissimo a Montegrotto, il Castello del Catajo, principesca dimora cinquecentesca di Beatrice degli Obizzi, circondato da un vastissimo parco con un bellissimo lago interamente coperto di ninfee. Completato nel 1570 da Pio Enea I degli Obizzi, figlio di Beatrice, passa agli Estensi, quindi agli Asburgo poi confiscato dal Regno d'Italia a compenso dei danni di guerra. Oggi proprietà della famiglia Della Francesca. Quando lo visitiamo noi c'e' anche un gruppo di appassionati d'auto d'epoca per cui ci vediamo anche la sfilata di auto nel giardino del castello. Bello!

Poi uno dei giardini più grandi d'europa e comunque il meglio tenuto tra i giardini seicenteschi vincitore nel 2003 del premio "Il parco più bello d'italia": il giardino di Villa Barbarigo - Pizzoni Ardemani (vien dal mare! eh eh!) a Valsanzibio - Galzignano Terme (Padova). Progettato dall'illustre architetto pontificio Luigi Bernini.
Settanta statue si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d'acqua e peschiere e poi lui, il temibile labirinto. Ci entriamo con l'idea di farci un giretto, due svolte di qua, una di là e siamo fuori invece.. dopo un quarto d'ora siamo ancora nel mezzo del labirinto e non intravediamo via d'uscita.
Contraddicendo la mia idea iniziale, che fosse stato costruito per gli amorevoli nipotini, nei punti esterni in cui potrebbe venire la tentazione di scavalcare (ma figuramoci.. Chi potrebbe mai avere una tale scellerata idea??? ;-)) hanno addirittura messo il filo spinato. Carini, vero? Già mi vedo rassegnata a passare una mezz'oretta almeno in quell'infernale labirinto quando intravediamo una scappatoia tra due pali senza filo spinato. Senza pensarci due volte ci infiliamo, è stretto stretto ma almeno siamo fuori!! meglio di Icaro!!

Un paesino delizioso dove siamo stati una sera a berci un drink: Este. Con un suggestivo Castello
con all'interno un giardino ben curato (anche se una parte laterale è apparentemente lasciata all'abbandono) ed una bella piazza con lunghi porticati. Una bella sorpresa, la sera tutta vita! Tantissimi giovani che affollano le strade ed i locali.
Sul sito ufficiale ho letto che in aprile organizzano una interessante iniziativa, vedrò di non perdermela il prossimo anno: "Este Wine & Roses".

Altra visita che ha incontrato il mio massimo gradimento, quella al borgo medioevale di Arquà Petrarca, dove il sommo poeta Francesco Petrarca trascorse gli ultimi anni della sua vita. Così la descriveva il Petrarca:"un solitario piccolo villaggio, in una graziosa casetta, circondata da un uliveto e da una vigna, dove trascorro i giorni pienamente tranquillo, lontano dai tumulti, dai rumori, dalle faccende, leggendo continuamente e scrivendo". Non mi stupisce sia inserito tra i 100 borghi più belli d'Italia, davvero delizioso ed anche la dimora del Petrarca vale una visita. In zona ha inoltre sede l'Azienda Agricola Vignalta, sicuramente degna di nota ed in particolare il loro ottimo moscato bianco secco Sirio. Davvero interessante.
Mi è piaciuta tantissimo anche la visita alla Casa delle Farfalle a Montegrotto, prima nata in Italia con oltre 400 tra le più belle farfalle del mondo visitabili in tre distinti giardini tropicali: amazzonico, afro-tropicale e indo-australiano. Suggestivo vedere tutti gli stadi di sviluppo delle farfalle: uovo, bruco, crisalide e farfalla. E poi le colorazioni più varie e sorprendenti e poi teche con insetti dove si possono ammirare esempi straordinari di trucchi adottati per la sopravvivenza, come il mimetismo dell'insetto stecco e dell'insetto foglia secca. Esistesse un oscar degli insetti, il premio ai costumi sarebbe senz'altro loro! Ho anche scoperto che la vita delle farfalle è mediamente brevissima, circa una settimana e poi che hanno spesso comportamenti sociali, passano parte della giornata a esplorare l’ambiente circostante e, alla sera, si ritrovano, disponendosi a grappolo, nello stesso luogo, per dormire insieme. Insomma anche per loro happiness is real only if shared? eh eh!